Santa Sofia s.r.l.
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La famiglia Begnoni è proprietaria di Santa Sofia dal 1967.
L’azienda è stata una delle prime ad iniziare la produzione di Amarone, già con la vendemmia 1964.
Oggi la linea top della cantina comprende sei vini, di cui tre Amarone, un Ripasso, il Recioto e il Valpolicella Classico Superiore Montegradella.
Un blend composto per il 70% da Corvina e Corvinone e per il 30% da Rondinella.
Per la produzione di questo classico Valpolicella, le uve vengono fatte appassire per 40-45 giorni prima della pigiatura. Dopo la fermentazione si procede ad una maturazione di 12 mesi in tonneaux e in botti grandi di rovere.
Luciano Begnoni ammette di voler sperimentare con il Montegradella una produzione senza uva appassita. «Vogliamo più freschezza ed eleganza, e lo stesso vale per il Valpolicella classico, perché in questo modo possiamo esprimere ancora di più il nostro terroir».
La Corvina ha un ruolo fondamentale, ma non sono da meno Rondinella e Corvinone. «Tutte e tre ci raccontano della nostra identità, portano acidità e freschezza al vino, ma allo stesso tempo eleganza, incarnando uno stile moderno.»
Ancora una volta il Valpolicella Superiore si presenta nella selezione dei migliori vini in percentuale minore.
«Ma sta crescendo negli ultimi anni. È necessaria una produzione mirata, una selezione delle uve che siano destinate al Valpolicella, invece di utilizzare ciò che non si usa per l’Amarone.»
Non è mai stata seguita, secondo Begnoni, la tendenza a produrre vini sempre più forti: «Questo vale per l’Amarone, come per il Ripasso e il Valpolicella Classico.
Fin dal principio mio padre si è preso cura di produrre un Amarone con una maggiore bevibilità e ha puntato su una maggiore leggerezza. Nessuno apprezza l’Amarone a 16, 17 o 18% vol. Un Amarone gastronomico deve essere sempre elegante. »